REFLUSSO GASTROESOFAGEO

Il reflusso gastroesofageo è caratterizzato da una risalita dei succhi gastrici acidi in esofago in misura maggiore rispetto alla condizione fisiologica a causa di un’incompetenza dello sfintere gastroesofageo ed un’alterata pressione a livello della giunzione tra esofago e stomaco.

In un primo momento la malattia da reflusso gastroesofageo causa l’instaurarsi di un processo infiammatorio e, successivamente, può evolvere causando lesioni molto gravi per cui risulta importante la gestione della sintomatologia.

A seguito della diagnosi da parte del medico gastroenterologo che andrà a prescrivere la terapia adeguata, è opportuno seguire un piano nutrizionale adatto e realizzato da un professionista della nutrizione per la gestione dei sintomi quali bruciore retrosternale e rigurgito acido.

Alcuni comportamenti come coricarsi dopo aver mangiato, fare spuntini notturni, saltare i pasti o mangiare velocemente devono essere evitati perché favoriscono lo sviluppo ed il peggioramento del reflusso gastroesofageo. Inoltre è opportuno limitare il più possibile il consumo di alcuni cibi tra cui cioccolato, pomodoro, bevande gassate, menta e cibi ad alto contenuto di grassi che irritano la mucosa e sembrano ridurre il tono dello sfintere gastroesofageo causando reflusso.

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